La North Pole Marathon, la maratona del Polo Nord, si sviluppa interamente sulle acque ghiacciate del mare Artico a temperature che possono toccare i 50 gradi sotto zero, con cecchini lungo il percorso pronti a sparare qualora qualche orso polare si avvicini un po’ troppo. Il primo friulano a tentare l’impresa potrebbe essere Joey Margarit reduce dalla felice esperienza di Tromso in Norvegia.
Joey, quando nasce l’idea di partecipare a una simile impresa?
Dopo la felice esperienza di Tromso in Norvegia ho pensato di essere pronto. La North Pole Marathon e’ ancora piu’ estrema in quanto a temperature. Sarei il primo friulano a partecipare.
Per quando e’ fissato l’appuntamento?
Ad aprile 2018 condizioni meteo permettendo, altrimenti slitterebbe a ottobre 2018. Quest’anno la gara si e’ svolta i primi di aprile a 43-44 gradi sotto lo zero. Al traguardo sono arrivati 57 atleti su 470.
Per partecipare c’e’ una selezione?
Naturalmente. Ogni mese invio dati riguardanti visite mediche, analisi e prestazioni all’organizzazione. In base ai risultati, saranno scelti 500 fortunati.
Un’organizzazione non certamente banale…
Il ritrovo degli atleti e’ fissato alle isole Svalbard, al nord della Norvegia, quindi il trasporto alla volta del Polo Nord con l’aereo container, il tempo per poter correre e’ di 5 giorni e dipende dalle condizioni climatiche.
Competono anche donne?
Certo, L’eta’ media dei partecipanti si aggira intorno ai 35-40 anni, solitamente provenienti dal Nord America, Canada e Nord Europa.
Il costo di questa avventura?
L’iscrizione e’ di 15.000 euro’ in quanto la logistica non e’ certamente banale. Durante la gara, inoltre, un dottore personale segue ogni atleta e sono presenti persino i cacciatori per tener lontani gli orsi.
Ha in previsione una serie di iniziative per la raccolta fondi?
Si parte da Terra e Fiume a Cervignano del Friuli a fine mese di Maggio dove sarà allestito un chiosco davanti al Bar Vienna in Piazza Indipendenza e piu’ avanti ci saranno sicuramente altre iniziative. Inoltre confido di avere il patrocinio del Comune che dopo l’avventura di Tromso aveva concesso il teatro Pasolini. Conto nell’appoggio di tutti quelli che mi hanno seguito e che ringrazio moltissimo.