Oggi 10 febbraio si celebra “IL GIORNO DEL RICORDO”, istituito con la legge n. 92/2004, approvata dal parlamento a larghissima maggioranza.
L’evento ricorda le vittime dei massacri delle foibe, eseguiti con cinica precisione dalle forze al seguito del Maresciallo Tito, dal settembre 1943 e continuati anche dopo la fine del conflitto. Nelle “foibe” furono barbaramente sacrificati militari, civili, donne, sacerdoti, e pure dei partigiani, rei di essere italiani. A questo seguì una vera e propria “pulizia etnica” che obbligò all’esodo circa 300 mila giuliano dalmati.
Sulla vicenda, emblematiche le parole del Presidente della Repubblica, pronunciate al Quirinale il 10 febbraio 2007, e che riportiamo “… nell’autunno del 1943, si intrecciarono “giustizialismo sommario e tumultuoso, parossismo nazionalista, rivalse sociali e un disegno di sradicamento” della presenza italiana da quella che era, e cessò di essere, la Venezia Giulia. Vi fu dunque un moto di odio e di furia sanguinaria, e un disegno annessionistico slavo, che prevalse innanzitutto nel Trattato di pace del 1947, e che assunse i sinistri contorni di una “pulizia etnica”.Quel che si può dire di certo è che si consumò – nel modo più evidente con la disumana ferocia delle foibe – una delle barbarie del secolo scorso…”
Nonostante questo, perseverano ancora oggi dei “negazionisti” che tendono a negare o ridurre il fenomeno, tanto che a distanza di settant’anni è ancora materia di scontro.
Sull’argomento si è cimentato Mauro Tonino, scrittore friulano, con un romanzo storico dal titolo ROSSA TERRA. Originale la trama, che consiste in un viaggio in barca a vela lungo le coste dell’Istria del nonno Marino, esule, con il giovane nipote Filippo.
Nove giorni di navigazione veleggiando prossimi alla terra natia, la contiguità tra l’anziano istriano e il giovane nipote assetato di sapere, porteranno Marino a ripercorrere ricordi e antiche tragedie, e riemergerà dal profondo tutto il suo vissuto doloroso e drammatico.
Il libro, darà modo al lettore anche di conoscere l’Istria e di osservarne le vestigia, testimonianze di una raffinata e antica cultura istro-veneta.
Dal narrato si evince l’immagine della guerra vista da Marino bambino, la quotidianità della vita in Istria, l’aver visto il padre catturato dai partigiani “Titini” e poi portato al martirio in foiba, l’esser stato testimone della fucilazione di diciannove civili operata dai nazisti a Villanova di Verteneglio, fatti a confermano che su questo popolo si scatenò un’immane violenza da parte di tutti i protagonisti del conflitto. Marino dovette infine subire il processo di “slavizzazione” e il cambiamento del proprio cognome da parte dei nuovi padroni dell’Istria, inevitabile quindi la via dell’esodo.
Il viaggio lascerà il segno nell’animo dell’anziano esule Marino, portandolo a trovare la pace interiore per aver rivissuto attraverso il racconto la propria drammatica vita, mentre per il nipote Filippo sarà invece l’occasione per crescere e conoscere la storia della propria famiglia.
L’autore, nel “Giorno del Ricordo” 2013, è stato ospite della trasmissione RAI TG2 (VEDI FOTO) Insieme, mentre il libro, oltre che nella nostra regione è stato presentato a Milano, Novara, Trento, Venezia Lido e come lezione di storia in scuole superiori di Udine e Milano.
Mauro Tonino ha alle spalle la pubblicazione di altri tre libri, Un thriller “Legami di Sangue”, una raccolta di racconti “Il Presidente va sulla Luna” e un saggio sulla condizione operaia “Il Prezzo del Lavoro”. Tonino, nel 2016 ha curato 25 puntate di approfondimento sulla complessa questione del Confine Orientale 1943/45 per l’emittente Telepordenone.