Giovanni D’alí consigliere comunale a Cervignano si appresta a concludere il suo terzo mandato tra i banchi dell’opposizione. Rinomato commercialista e insegnante, e’ una delle voci piu’ autorevoli della politica Cervignanese di centrodestra ancora alla ricerca di un leader che possa sfidare il sindaco uscente Gianluigi Savino alle elezioni di primavera 2017.
D’alí, il terzo mandato in opposizione. Due legislature con Paviotti sindaco e una con Savino…
Quindici anni di minoranza non sono facili e il pensiero di ricominciare un percorso ancora una volta di impegno politico non e’ nei miei obiettivi. Per quanto concerne il ruolo delle minoranze in tempi di Uti si apre una riflessione. Si capisce bene che con la riforma perfino le giunte comunali contano meno, figurarsi le minoranze dei consigli comunali! I vari sindaci decideranno tutto. Le minoranze in consiglio politicamente non hanno piu’ un senso.
Secondo lei, c’e’ stata una vera opposizione durante questa legislatura…
Con Gianluigi Savino sono stati anni di collaborazione, dovuti anche al suo carattere piu’ propenso all’ascolto che all’imposizione, sempre tenendo conto dei ruoli di chi siede in minoranza e di chi siede in opposizione.
Piu’ collaborazione rispetto a quanto accadeva con Paviotti sindaco, intende?
Non voglio fare un confronto. Inevitabilmente parlando di persone i caratteri sono differenti. Ad esempio sulle scuole di via Roma come minoranza avevamo una nostra idea sia in epoca Paviotti che in epoca Savino. Savino ha ascoltato la minoranza cosi come avvenuto in occasione dei lavori di piazza San Giorolamo.
Insomma Savino “santo subito”?
(Ride) Savino e’ una persona con cui e’ difficile scontrarsi, e’ una questione di carattere. Io non sono facinoroso, altri consiglieri in epoche diverse sicuramente hanno avuto scontri anche molto duri con i suoi predecessori, invece con Savino e’ difficile scontrarsi, ripeto e’ una questione di carattere.
Una maggioranza a detta di alcuni poco coesa…
La dicotomia fra i due ex sindaci, oggi consiglieri regionali, Paviotti e Travanut, si fa sentire. Com’è inevitabile in politica c’e’ chi fa riferimento a uno o all’altro…
E in questo, un suo parere personale, il sindaco?
Il sindaco e’ un equilibrista ed ha gestito cinque anni di legislatura politicamente all’apparenza facili, ma che non lo sono stati assolutamente. Quello che accadra’ adesso sono cose loro…
Eppure nel 2018 Savino potrebbe “liberarsi” in un sol colpo di entrambi i consiglieri regionali…
Non solo, se Savino vincesse nel 2017, Cervignano sarebbe uno dei baluardi della sinistra in un comune sopra i 10.000 abitanti almeno in provincia di Udine. Quindi politicamente ne uscirebbe molto rafforzato.
Magari fara’ anche la tessera del Pd… Ma quanti sono i meriti di Savino e quanti i demeriti del centrodestra…
Premesso che Savino deve ancora vincere…
Quindi ci possono essere delle sorprese?
Sicuramente non ci sara’ un candidato unico. Certo centrodestra e cinquestelle partono svantaggiati. Svantaggio che puo’ essere colmato dall’aria che tira a livello nazionale e locale dove il centrosinistra non e’ popolare su certe tematiche basti pensare ai profughi e a livello regionale a riforma sanitaria e Uti.
Perche’ nessuno vuole candidare sindaco, oltre Savino s’intende?
Probabilmente perche’ manca una struttura alle spalle di coordinamento. I partiti piaccia o no, quando sono radicati sul territorio, come accade per il Pd a Cervignano hanno un’organizzazione. Far una campagna elettorale sappiamo cosa vuol dire… ci vuole una struttura che accompagni. Comunque i candidati veri usciranno a fine inverno come sempre accade.
Vale anche dal punto di vista economico perché una campagna elettorale costa…
Certo se vogliamo essere pratici anche questo e’ da mettere in conto.
Cambiando argomento, da addetto ai lavori, come sono i bilanci del comune?
Non sono male. Sono bilanci non facili da leggere perché essendo un ambito il valore delle entrate e’ da leggersi sotto quest’ottica.
E il futuro politico di D’alí?
Ritengo conclusa la mia esperienza in comune, poi che non faccia piu’ politica e’ un altro discorso. Non ricandiderò se e’ questa la domanda…
Come consigliere, e come sindaco?
(Ride) Nemmeno.
Be’ l’inverno e’ appena iniziato…