(Satira) San Giorgio di Nogaro e’ uno dei termometri politici della Bassa friulana. Sicuramente tra i comuni piu’ rappresentativi dell’ex Piccola Russia che vive ormai da tredici anni il “patriarcato” di Pietro Del Frate, sindaco dem simpatico o meno a seconda dei gusti, ma vincitore nel segreto dell’urna. Del Frate e’ schierato per il No in vista del referendum e il seguito in paese non gli e’ mai mancato. Avverso alla politica della Serracchiani, tanto da aver disertato l’ultima visita della governante in un’azienda del paese, e’ uno dei dem ad alzare il muro del No che piu’ può incidere sull’elettorato del territorio.
A fargli da contraltare, per modo di dire s’intende, Paride Cargnelutti vicepresidente in Consiglio Regionale in forza all’Ncd sostenitore delle ragioni del SI. Nessun confronto fra i due. Nessun duello alla Paviotti-Travanut per intendersi. Negli ultimi tempi sembrano aver abbracciato un patto di non belligeranza. Colpa dell’anagrafe, almeno a sentir le malelingue.
Il circolo Pd non puo’ che affidarsi alle seconde linee per sostenere la linea regia del Si. Il segretario Luciano Bonetto, che ben conosce l’estro del primo cittadino essendo stato anche suo vice, non cerca il conflitto tenendo un profilo basso. Inutile lacerare ulteriormente il partito visto il momento non certo felice. Anche il vice sindaco Daniele Salvador e’ schierato per il si, come la consigliera provinciale, ora capogruppo, Daniela Corso. Cosi almeno assicurano i fedelissimi.
Silenzioso e’ il giovane assessore Davide Bonetto, spesso alla ribalta della cronaca, fidato collaboratore della governante. Non abbiamo assistito a nessuno scontro Del Frate-Bonetto alla Travanut-Contin. Certo Del Frate e’ assente sui social e, al massimo, si potrebbe assistere a una scaramuccia in osteria. Manca poco più di un anno per le comunali e il nome di Bonetto e’ sicuramente tra i papabili per il post Del Frate. Inutile “martellare” la coda al “drago di San Giorgio” fino a quando ha ancora fuoco in gola, cosi deve aver pensato Bonetto.
Ritornando al referendum, a San Giorgio, quindi, nessuno scontro. Nell’aprile del 2008 quando l’intera regione cadeva in mano al centrodestra, Pietro Del Frate, durante lo spoglio elettorale non batteva ciglio, vinse con oltre il 60% dei voti. Immaginiamo la stessa calma domenica e se l’agenda la detta sempre lui come allora a San Giorgio non ci saranno sorprese.
Sbilfe, mica andrai a contare il voto nei paesi? Ah, pensi di farlo soprattutto a Cervignano e a Terzo di Aquileia dove gli antagonismi non mancano. Certo, e’ usanza italica che alla fine tutti siano vincitori…