NO AL NECROLOGIO PER IL CENTENARIO DELLA MORTE DI FRANZ JOSEPH

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Nessun necrologio per il centenario della morte di Franz Joseph sulla stampa che conta. Un amministratore del gruppo di satira su Facebook, con oltre 6.000 like, Vota Franz Josef, si e’ occupato le scorse settimane della raccolta fondi necessaria al pagamento del necrologio per il centenario della morte dell’imperatore d’Austria e re d’Ungheria, da pubblicare su Messaggero Veneto e Corriere delle Alpi. Il pagamento alla societa’ addetta ad espletare l’iter per il necrologio e’ avvenuta senza intoppi. Ma ieri lunedi 21 novembre, data del centenario, la sorpresa: nessun necrologio pubblicato. In mattinata una mail ha notificato l’autorizzazione dello storno. Gli interessati, increduli, ci fanno sapere che una volta avvenuto lo storno (circa 600 euro) il denaro sara’ devoluto a Medici Senza Frontiere.  La stessa situazione si sarebbe verificata anche al Piccolo di Trieste attraverso il Club touristi triestini. Nessun necrologio quindi per l’imperatore d’Austria e re d’Ungheria, Franz Joseph, diversamente a quanto accade per altri protagonisti della storia. Oggi il Messaggero Veneto dedica comunque una bella pagina a firma di Luciano Santin all’imperatore che “governo’ su 11 popoli, compresi friulani che riconobbe”.

Personalmente racconto questo episodio con grande amarezza essendo il mio cognome cervignanese e la storia di chi mi ha preceduta legata inevitabilmente alle terre austroungariche. Mio bisnonno Zampar, anche questo un cognome cervignanese, combatte’ per Franz Joseph, questa e’ la storia di chi abitava queste terre. Mio nonno aveva in camera da letto il quadro di Franz Joseph, da queste parti non e’ certo una stranezza, e quando morì, solo qualche anno fa, per il certificato di nascita siamo ricorsi alla parrocchia, perche’ nell’anagrafe italiana non si trovava testimonianza essendo nato austriaco nel ’12. La storia dei miei antenati e’ uguale a quella di tanti altri abitanti di queste terre. I nostri anziani sono ancora molto sensibili alla storia austroungarica, non e’ un segreto.

Un necrologio può sembrare banale, ma se negato e’ uno schiaffo al passato, diventando così scontro di pericolosa attualità. Speriamo che qualche direttore di giornale che conta spieghi il suo pensiero in merito. Il perché di figli e figliastri.

Marco Benes, il titolare del bar Vienna a Cervignano del Friuli, ci ha regalato qualche immagine della messa di ieri pomeriggio tenutasi in Basilica ad Aquileia per commemorare i cent’anni della scomparsa dell’imperatore d’Austria. Oltre un centinaio i presenti, tra cui Paolo Petiziol console della repubblica Ceca e consigliere diplomatico per i Paesi del Centro Est Europa e Balcani e Franco Stacul rappresentante della croce nera austriaca.

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ATTRAVERSO TWITTER IL DIRETTORE DEL MESSAGGERO VENETO:

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DOMANI COMPREREMO SICURAMENTE IL MESSAGGERO VENETO…

 

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Iure
Iure
6 anni fa

Beh, ecco, ad ognuno i suoi personaggi di riferimento, ci mancherebbe.
Ognuno è libero di rimpiangere chi vuole, ed anche di manifestare pubblicamente il suo pensiero;
tuttavia definire la pagina FaceBook “Vota Franz Josef” un “gruppo di satira” è una forzatura notevole.
E’ pur vero che a volte c’è qualche witz simpatico, ma non nascondiamoci la sua natura ossessivamente “italofoba”, i suoi commenti pregni di livore ed ostilità, le considerazioni sprezzanti quando non offensive sulla natura degli italiani, con uscite a volte davvero poco felici.
E’ passato un secolo ma questi vivono ancora nel clima ostile della propaganda bellica di 100 anni fa.
Il mondo è andato avanti e continuare a rosicare astiosamente come fossimo fermi al 1918 non fa bene a nessuno. Cordialità. Iure.

Helga Novelli
Helga Novelli
6 anni fa

Grazie per aver dato voce allo sdegno provato da molti Friulani e Giuliani in questa triste occasione. Le scrivo sperando che possa soddisfare una mia curiosità. Quando scrive di “altri protagonisti della storia” che sono stati commemorati con dei necrologi, a chi si riferisce?
Ringrazio anticipatamente.