(Satira) Il centrodestra unito vince. A dirlo sono i risultanti galvanizzanti delle ultime tornate elettorali e i protagonisti del centrodestra cervignanese ci credono. Ormai ,da qualche mese, non mancano incontri su programmi e possibili candidati che possano unire e incentivare al voto l’elettorato dei disaffezionati.
E’ la lista civica Le Fontane che nel 2012 ha espresso il candidato sindaco Antonio Rossetti, a dettare l’agenda. Gli altri protagonisti sono i rappresentanti dei partiti di Forza Italia, Fratelli d’Italia, Lega Nord. Un candidato sindaco che non superi i cinquant’anni sarebbe gia’ un risultato eclatante da queste parti in cui gli apparati amministrativi sono invecchiati con la lista Il Ponte.
Il centrodestra ha diversi candidati papabili sul tavolo. Il miglior consenso –perche’ nasconderlo?- lo troverebbe Alberto Rigotto, affermato commercialista con alle spalle un’importante esperienza in consiglio comunale. Rigotto che di candeline ne ha spente 45, avrebbe, secondo molti, le carte in regola per far fare un salto di qualità al paese. Un avversario “temibile” per Savino, assicura qualche esponente dem.
Certo, ma Rigotto vorrebbe candidarsi sindaco? Pare che il diretto interessato abbia declinato cortesemente. Ci mancherebbe! Il 4 dicembre e’ una data decisiva, che aprira’ inevitabilmente nuovi scenari. Aspettiamo l’arrivo del nuovo anno per capire se ci saranno ripensamenti.
E Gianluigi Savino? Un sindaco uscente un tempo significava valore aggiunto, oggi non e’ necessariamente cosi, con un centrosinistra lacerato da beghe interne e personalismi e in tempi caratterizzati da un immobilismo che difficilmente si riesce a nascondere. Siamo di fronte alla fine di un ciclo e non basterà qualche lifting a nascondere le rughe. Del Frate e Martines, sindaci rispettivamente di San Giorgio e Palmanova, sono riusciti nell’impresa di succedere a loro stessi in momenti difficili, per ragioni sicuramente differenti. Adesso e’ la volta di Savino dimostrare che puo’ rappresentare anche il nuovo, che nonostante sia continuazione di un progetto vecchio un quarto di secolo non ha paura di smarcarsi da quelli che lo hanno preceduto. Due grandi sindaci certo, ma del passato. Cervignano ha bisogno di andare oltre, di essere traino di un intero territorio quello di cui oggi Savino e’ pure presidente: l’Uti Agro Aquileiese. Cosi se Savino non sapra’ rappresentare una svolta, seppure a se stesso, nell’immaginario collettivo, allora si che il centrodestra avra’ gioco facile, senza nemmeno scomodare Rigotto.
Sbilfe e se Rigotto si negherà? Ah certo ti cambia poco, tu sogni da sempre un sindaco donna per Cervignano, il primo sindaco donna, un sogno che speriamo di poter raccontare…