CERVIGNANO. LE STORICHE ONORANZE FUNEBRI PINCA raccontate da Paolo e Christian

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Tra i servizi indispensabili per una comunità, volente o nolente, ci sono le onoranze funebri. Suscitano curiosità e a volte scaramanzia. Una delle ditte di onoranze funebri che ha scritto la storia della bassa friulana si chiama Pinca e ha sede in Via Marcuzzi 23/2 a Cervignano. Paolo Fogar e Christian Fraioli oggi conducono l’attività. Proprietarie a tutti gli effetti sono invece due donne, le rispettive mamme, Paola e Lucia de Nardo.

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Paolo, nessuno di voi porta il cognome Pinca…

Il cognome Pinca apparteneva ai vecchi zii Livio e Carlo che abitavano già in via Marcuzzi 25 a fine Ottocento, di chiare origini ungheresi prima ancora che austroungariche.

Di professione?

Lattonieri e stagnini, solo successivamente, negli anni in cui le famiglie più benestanti hanno iniziato a tumulare i propri cari nelle tombe di famiglia, si sono orientati a lavorare lo zinco per le casse. L’azienda vera e propria nasce nel secondo dopoguerra ad opera di zio Livio e nonno Carlo. Il cognome Pinca e’ stata mantenuto, e, con Del Piccolo-Dreossi, è stata la prima attività sul genere nella bassa.

Quando entrate lei e Christian in azienda?

A fine anni Novanta Christian, mentre io nel marzo del Duemila con l’obiettivo di garantire una continuità all’azienda. Il lavoro ci piace, è un servizio necessario per la comunità. Impegnativo in quanto ad orari e come ogni gestione familiare ci sono i pro e i contro. Quando usciamo in compagnia il nostro lavoro suscita curiosità e le domande non finiscono più…

Che servizi offre un’agenzia di pompe funebri?

Intanto siamo reperibili h24. Ci occupiamo della burocrazia che è sempre più complicata presso gli enti competenti, delle epigrafi e necrologi, delle composizioni floreali, delle camere ardenti, delle bare, del trasporto e poi, a seconda delle esigenze, della tumulazione o della cremazione.

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Il vostro è un servizio personalizzato…

Assolutamente. Il cliente sceglie dalla A alla Z, il nostro compito e’ quello di consigliare, ma la scelta finale è del cliente.

Il vostro settore come vive la crisi?

Diciamo che è andata a toccare la qualità, per ovvi motivi non la quantità. La gente fatica e cerca di ottimizzare i costi. La prossima generazione farà ancora più fatica, economicamente parlando, a far fronte a un funerale.

In quest’ottica di risparmio si sceglie la cremazione?

La cremazione ha avuto un’escalation negli ultimo 4-5 anni, ed è sicuramente legata a un fattore economico, ma anche la tradizione ha perso valore. Circa il 45% dei nostri clienti sceglie la cremazione per il proprio caro.

Quanto costa un funerale?

Dipende dai servizi richiesti.

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Avete richieste di urne biologiche per la dispersione delle ceneri?

Per ora nessuno ha mai richiesto questo tipo di servizio, non rientra nella tradizione di queste terre, almeno per ora, e inoltre l’informazione su questa possibilità scarseggia.

C’è ancora la superstizione di chi vi vede quando passate col carro funebre?

Un po’ di meno negli ultimi anni. Certo che può essere simpatica a carro funebre vuoto, in alternativa è solo mancanza di rispetto.

Non tutte sono famiglie del Mulino bianco…

Magari! Non manchiamo di assistere a beghe familiari che vengono a galla anche di fronte alla morte. E cosi spesso ci capita di diventare portavoce di parenti che non si parlano proprio o mediatori sulla destinazione finale del povero defunto. Emergono vecchie ruggini e rancori. Ovviamente non mancano i momenti di imbarazzo da parte nostra.

La vostra attività, oltre alla personalizzazione del servizio, offre familiarità…

La nostra è una realtà di paese anni luce lontana dalle catene industriali. Prima di tutto rispetto e comprensione. Non e’ un servizio anonimo, ma un servizio legato a un territorio. La nostra stessa e’ una famiglia e per questo capiamo i momenti difficili che i nostri clienti vivono.

 Almeno un aneddoto lo raccontate…

(Ride) Un signore che risiedeva nella bassa, senza parenti, ha voluto scegliersi tutto quanto il necessario per l’ultimo viaggio, nonostante godesse di buona salute, cosi gli abbiamo portato bara e arredi vari in casa, accanto al letto. Voleva essere tranquillo di non lasciare incombenze ad estranei…

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Anche due aneddoti…

Anche noi abbiamo i gadget aziendali. Un anno fa abbiamo ordinato una serie ombrelli con il nostro logo. Un signore passava ogni tot giorni a chiedercene uno con la scusa che lo aveva perso. Non ricordiamo nemmeno quanti ha portato via.

L’informatica la fa da padrona anche nel vostro settore?

Futuristica è l’applicazione gratuita a cui aderiamo che si può scaricare dal sito www.luceterna.com che aggiorna, in tempo reale su chi è morto, data e ora del funerale e offre servizi anche di navigazione per raggiungere il luogo della cerimonia. Il sito riguarda il cervignanese e il sangiorgino. E’ un servizio sperimentale che tra qualche anno sicuramente diventerà normalità. Può essere molto utile per chi abita fuori zona e si vuole informare anche su questo aspetto del territorio.

I servizi più strani che offrite…

La trasformazione di capelli o di ceneri in zaffiri, diamanti o rubini sintetici, che poi possono essere incastonati dove si desidera. Questa invenzione e’ di un austriaco che ha incastonato uno zaffiro blu in un anello, creato con una parte del suo fedele amico, un setter irlandese. Ogni pietra ha colore diverso perché cambia in base alla composizione chimica.

Del resto un diamante è per sempre… Quanto costa?

Dai 1.500 euro in su.

Un bel ricordo davvero…

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