Fuochi d’artificio di Ferragosto: il sindaco di Palmanova, Francesco Martines, si affida a un’intera pagina del Messaggero veneto per annunciare il ripescaggio di Claudio Kovatsch classe 1951. Dov’è il botto? Semplice! Kovatsch da sconfitto alle comunali di Grado va a presiedere la Casa di Riposo di Palmanova. L’imperatore Martines, come lo dipingono da queste parti, non lesina il suo potere e la sua capacità di scegliere e imporre per fare più grande la sua “corte”. E si affida, per un incarico tanto prestigioso quanto delicato, a un uomo di grande esperienza. Suonino le trombe!
Sull’esperienza di Kovatsch nulla da eccepire. Quarant’anni di incarichi ai massimi vertici regionali la dicono lunga. Ma a noi piace raccontare la disinvoltura politica di Martines e farla conoscere ai bagnanti locali che sicuramente non si attarderanno a gridare allo scandalo, l’ennesimo, per un operazione tipicamente da prima repubblica, con buona pace per i cantori del cambiamento di fabbricazione dem.
Un breve sunto per i poco informati e per avvalorare i nostri dubbi. Dunque, illuminato sulla via di Damasco qualche mese fa, Kovasch (fortunato pensionato regionale) decide di scendere in campo e candidarsi sindaco a Grado. E lo fa non tanto per le sue radici, ma per spirito di servizio. Certo, lo fa perché glielo hanno chiesto. Chi meglio di un commissario può guidare il Comune dell’isola del sole, devono aver pensato! E già, perché Kovach era stato nominato, qualche mese prima, commissario del comune di Grado dalla giunta di Debora Serracchiani che, giova ricordare, è la numero due del Pd nazionale.
Cio’ che segue e’ storia recente. Il Pd si spacca, Kovatsch corre comunque. E perde come nelle previsioni della Cassandra, Renzo Travanut che i ben informati assicurano avrebbe avvertito per tempo la Governatrice sui pericoli di un tracollo dem dell’isola d’oro. Ma si sa che la “zarina” ascolta poco, figurarsi un vetero bersaniano… Ma andiamo avanti. I “compagni”, rei di aver appoggiato Kovasch, vengono prima processati e poi sospesi dal Partito democratico.
E oggi, perché la storia ha un continuum, Kovatsch incassa una nomina di tutto prestigio, consegnatagli nelle mani dal generoso Martines e va a dirigere la Casa di risposo di Palmanova. Un partito liquido, dove comandano pochi, anzi, poche e che si alimenta di contraddizione del protagonismo di alcuni. E chi ha i voti (pochi a dire il vero) fa un po’ come gli pare. E Martines i voti li ha, capacita’ politiche da vendere, e sa anche fregarsene. Irriverente come non mai anche perché è sicuramente un dem anomalo e al Pd c’è arrivato non per fede politica, ma perché a suo avviso, da buon ex centrista, sulla piazza friulana non c’era altro.
Ma intanto, chissà questa mattina come si saranno risvegliati i vari Cicogna dopo lo squillo di tromba del nuovo console palmarino. Lo deve aver pensato anche Martines, leggendo il giornale mentre sorseggiava un cappuccino e gustandosi una brioche. Ah, a proposito, qualcuno scommette che se si fosse candidato a Grado Martines avrebbe vinto anche lì. Che noia però. L’imperatore Martines va oltre a dimostrazione che nella sua Palmanova, ma anche nel Pd della Bassa ma anche del Fvg, si fa valere, va avanti come una ruspa e si parla sempre piu’ una sola lingua. La sua. Che è quella del pragmatismo e del “o così o pomì”. Martines è console sicuramente nel Palmarino e in una parte del sangiorgino, ma sta guardando sornione alle sorti dem pure di Cervignano. Con buona pace della Serracchiani che fara’ buon viso a cattivo gioco. Martines oggi e’ il miglior interprete della decadenza dem regionale e di un partito liquido, come lo ha voluto Renzi, cui non servono dibattito e confronto e le decisioni sono estemporanee e affidate, come nella fattispecie, ai singoli.
Per noi pettegole sotto l’ombrellone, rimane inspiegabile la voglia del pensionato Kovatsch di avere ancora incarichi invece di passarsi e spassarsela negli anni avvenire in qualche bella spiaggia tropicale, godendosi una pensione che fa a pugni con la crisi. Ma si sa che il potere… O forse siamo sciocche e non riusciamo a capire lo spirito di servizio. Martines lo avra’ sicuramente pregato di dedicarsi ancora al bene comune.