Il centro destra cervignanese è in pieno calciomercato estivo: prepara schemi per adattarli a volti nuovi, pianifica incontri e programmi. Ed ha ben presente la portata e i rimandi della vittoria di Galizio a Latisana. Di quel Daniele cioè che ci ha creduto contro i baroni che da anni dettavano l’agenda sul Tagliamento. Da questa parte dei Tre Ponti cervignanesi la baronia si chiama Il Ponte, lista al potere da un quarto di secolo, oggi piu’ centro che sinistra tanto da essersi trasformata in una balena rosa che piace a grandi e piccini, che sa “contenere” nelle sue viscere centro destra e centro sinistra. Che sa fagocitare tutto e tutti. Era riuscita a inghiottire anche quel Pinocchio che poi se n’è fuggito… Per carità, niente nomi.
Ma restiamo nel centro destra dove qualcuno lavora instancabile, se ne sta sotto traccia, ma pianifica, briga e aggrega. Discreto. Parliamo di Andrea Balducci (il quale sicuramente commenterà: ma queste pazze cosa scrivono mai?!). Lui ha due ricchezze politiche: i voti e l’umilità. Ed è addirittura capace di lasciare il passo a qualche baldo giovane anni Ottanta (ce ne sarebbero gia’ due in rampa di lancio) palesando la capacita’ di creare squadra che non ha pari in quel di Cervignano. E gia’ perche’ mica e’ facile riempire liste, depositarle, trovare gli sponsor e bla bla bla…
Tuttavia, chi conosce la macchina della campagna elettorale è anche consapevole delle insidie che la medesima nasconde. Quella di Balducci sarebbe la discesa in campo più che meritata dopo cinque anni di panchina (per scelta) per se’ e per il centro destra. Ma è proprio nelle acque del Mar di Centro – che Balducci conosce bene – che la nostra balena rosa potrebbe incontrare una corrente avversa che prende le sembianze dell’ambizione sacrosanta di chi, non ancora quarantenne, è determinato a volere un posto al sole per non rischiare un biglietto di seconda fila in qualche ricreatorio di periferia. Quanti ne abbiamo conosciuti di questi trentenni che a forza di promesse sono diventati nonni? All’apice anche portaborse dei nostri baroni…
Balducci conta nel mare di centro. Ha tanti voti. E’ scaltro, ma poco ambizioso viste le 529 preferenze alle comunali del 2007. E’ sfortunato, ma coerente con se stesso. E fa come fanno tutti i comuni mortali: non vive di politica. Insomma, le ambizioni per il 2018 sarebbero più che legittime. Se vincesse le elezioni a Cervignano con un uomo di fiducia davanti (e il nome quello giusto c’e’ ), orfano di Paride Cargnelutti in chiusura d’avventura regionale e sempre piu’ in versione casalinga, potrebbe guardare il sangiorgino e il cervignanese. Nelle ultime legislature territori assai generosi in quanto a consiglieri regionali eletti. Fantacalcio poco adatto per Balducci (scuoterà la testa adesso)ma con cui qualcuno dei suoi avversari ci campa da anni e anni. .
Ah, rimane da fare un’analisi sulla sinistra di Mauro Travanut, quella vera che non insegue mammiferi centristi, che guarda con nostalgia all’anagrafe ma non ai voti. Quelli li ha e non li divide con nessuna parrocchia. Un’analisi difficile che rimandiamo, perché periglioso e’ prevedere ciò che potrebbe fare chi non ha nulla da perdere. Sindaco per tre legislature, Consigliere Regionale per tre, una pensione d’oro in vista, il “compagno” Travanut può attendere sornione sulla riva del fiume che la balena transiti e possa chiedere aiuto. Il suo…
Arianna e Le Sbilfe