Oltre un centinaio di persone si sono ritrovate ai piedi della Basilica di Aquileia per costruire il labirinto vivente. L’iniziativa, apparsa sui giornali e corsa per giorni sul web, ha incuriosito e spinto moltissime persone a mettersi in gioco da piu’ parti del Friuli. Estranei che hanno condiviso un’emozione unica. Merito di Fabio Millevoi interprete della necessità che ognuno di noi ha di inseguire e condividere emozioni. L’arte di vivere, a molti sconosciuta, ieri e’ salita in cattedra.
“Che cosa significa… questo labirinto vivente? Nulla o potrebbe avere innumerevoli significati. Diciamo che l’invito, l’appello, che ho fatto ai costruttori del labirinto, ma anche al pubblico che potrebbe dialogare, con il labirinto, è semplicemente quello di vivere un’esperienza declinata sulla scelta, direi quasi di respirarla, di sentirla. Quindi il significato potrebbe essere proprio questo: il labirinto è un’opera aperta che bisogna sentire.” Con queste parole Millevoi apre la serata.
Sulle note di una musica meravigliosa, le ragazze della Scuola di ballo Avenal di Cervignano del Friuli hanno danzato fra le pareti del labirinto. “Ciascun essere umano, ciascuno di noi, si aggira nel proprio labirinto dove muoversi è difficile. Incontriamo muri, confini, ostacoli. Spesso ci troviamo in vicoli ciechi. E poi, scelta dopo scelta, il labirinto vivente prenderà forma e andrà a sottolineare il valore “sacro” del compiere una scelta. Un’azione che trasforma una condizione di natura, l’esistere, in una condizione di cultura, il vivere.”
“Scelta dopo scelta il labirinto vivente esprimerà la consapevolezza della possibilità di sbagliare ma nel contempo andrà a sottolineare anche il valore della scelte fatte lungo il percorso. Scelte che guidano la vita di un uomo sempre in cammino, di un uomo in discussione con i propri errori ma anche con le proprie ambizioni, debolezze, fragilità, di un uomo in perenne ricerca e trasformazione.”
Il centinaio di persone e’ stato invitato a eseguire semplici movimenti: sedersi, camminare, ruotare…E alla fine la gioia della danza ha coinvolto tutti in un’unica meravigliosa emozione. Come sapientemente ha ricordato Millevoi nel labirinto non ci si perde…nel labirinto ci si trova. Basta avere coraggio di mettersi in gioco.
Per i piu’ golosi e non solo, d’obbligo segnalare i buonissimi biscotti al forno “Labyrinthus” della rinnomata Pasticceria Il Mosaico di Aquileia confezionati per l’occasione su disegno dell’artista Maurizio Stagni.