(Foto di Simona Bevilacqua)
A Cervignano del Friuli nella centrale via Mazzini, si può godere dell’arte e della grande energia di Daniela Manzato. Un antico mestiere il suo, quello della corniciaia, tutto da raccontare, fatto di merce su misura e pezzi d’artista. Le tecniche richiedono manualità e creatività oltre che una buona dose di passione. Uno straordinario patrimonio di conoscenza che Daniela ha capitalizzato nel corso degli anni.
Daniela e’ cervignanese?
Sono nata a Cervignano, ma si sente subito anche la mia metà veneta, merito del papà.
Inizia a lavorare giovanissima…
A 15 anni da Mariuz nella storica cartolibreria di Via Roma, dove ho fatto la commessa per 24 anni
Ventiquattro anni in mezzo ai libri?
In quegli anni si finivano le scuole medie e poi si cercava un lavoro. Ho passato ventiquattro anni in mezzo ai libri che adoro… ho letto e studiato tantissimo. La mia scuola e’ stata la libreria Mariuz appunto.
Chi era Ugo Mariuz nei suoi ricordi?
Il proprietario della cartolibreria. Entro a far parte della sua attività nel 1975 che lui era già Sindaco. Fu una specie di padre per me. Ne serbo un ricordo meraviglioso: una persona intelligente e con un gran carisma. Tutti i cervignanesi se lo ricordano, non solo per l’impegno politico e lavorativo ma perche’ era sempre il primo a impegnarsi per il paese. Un punto di riferimento. Non faceva mai discriminazioni sociali.
Oltre ai libri in quegli anni nasce anche una passione per le cornici…
Certo ho iniziato ad amare l’arte della corniciaia proprio nella cartolibreria di Mariuz. Un’altra persona fondamentale per la mia formazione professionale e’ stato il signor Tomasin che mi ha insegnato il mestiere. E’ stato il mio maestro.
Perché apre un negozio di cornici?
Per la mia vita il colore e l’armonia sono fondamentali. La cornice e’ un’opera d’arte. La cornice cambia un quadro.
Quando apre la sua bottega?
Nel 1999 precisamente il 16 ottobre, dopo tanti anni e dopo tante nozioni acquisite. Come va va! mi sono detta e lo dico ancora sempre. Questo laboratorio e’ l’espressione di me stessa, riesco a liberare la mia energia e la mia creatività. Soprattutto sono padrona del mio tempo.
Quali articoli vende?
Artigianato artistico, tutto cio’ che comprende l’uso delle mani in generale. Il pezzo forte sono le cornici, solo su misura e pezzi unici, personalizzati. Vendo anche stampe e in esposizione trovate opere di artisti locali.
Com’è cambiato Cervignano in questi ultimi 40 anni per quanto concerne il commercio?
E’ peggiorata tantissimo. Chiunque dica il contrario e’ un folle… Una volta c’erano le caserme e la gente si riversava nel paese, c’era molto movimento. La libreria era la piu’ grande della bassa, un punto di riferimento.
La crisi?
Mi ricordo del boom economico degli anni Ottanta. La chiusura delle caserme arriva negli anni Novanta ed e’ il primo significativo stop per il paese soprattutto per bar, ristoranti e alberghi…. Poi la crisi strutturale di un sistema e’ arrivata nel 2009.
I commercianti stanno reagendo?
Per la prima volta dopo anni, ci siamo uniti in occasione dell’edizione di quest’anno di Terra e Fiume, grazie all’associazione Varie ed Eventuali di cui faccio parte. Finalmente tenendoci per mano, metaforicamente parlando, creiamo un cordone di salvataggio. Rivogliamo un centro che torni a vivere.
Quindi Cervignano non e’ solo un dormitorio come dicono?
Intanto Cervignano non e’ un paese finito, purtroppo la tendenza e’ quella del no alla musica, no alla confusione, no ai giovani che rimangono in piazza fino a tardi… I locali si presterebbero e’ la gente che non vive piu’ il paese…
Lei fa parte anche dell’Associazione Da Arie…
E’ nata dall’idea di Anna Aloisio, Silvana Rossit e mia per dare uno spazio di esposizione ad artisti locali, una grande ricchezza per Cervignano. La galleria si puo’ visitare in via Roma 12 ed e’ un gentile e nobile gesto del Signor Ernesto Zanette che ci ha concesso lo spazio ad uso gratuito.