Quando si pensa a un negozio di abbigliamento a San Giorgio di Nogaro, il pensiero corre a Zirkohs e alla titolare, Milvia Dose che, insieme al marito Angiolino, negli anni ha vestito gran parte del territorio sangiorgino e non solo.
Milvia, quando inizia a lavorare?
Inizio a lavorare giovanissima in fabbrica a Manzano, prima come operaia e poi come impiegata, mi diplomo in segretaria d’azienda. Era l’anno 1976, l’anno del terremoto, dovevo rimanere per tre mesi in quella fabbrica, sono rimasta, invece, fino al 1988 quando mi sono licenziata
Perché si è licenziata?
Per aprire il mio primo negozio di vestiti tra Marano e Carlino insieme ad Angiolino. E’ sempre stato un mio sogno… e poi i vestiti, si sa, a noi donne piacciono!!!!
Lei rinuncia quindi a un posto fisso per aprire l’attività?
Certo. Sono assolutamente soddisfatta delle mie scelte, lo rifarei. Erano comunque altri anni.
Erano anni buoni?
Decisamente. Abbiamo aperto nel marzo 1988 e nel 1990, abbiamo pensato di espanderci a San Giorgio di Nogaro, a fianco al Bar posta, un bacino di utenza più ampio.
A San Giorgio poi avete cambiato location?
Nel 1995 ci siamo trasferiti sempre in Via Roma ma di fronte, dove oggi c’è l’edicola di Cester, nello stesso anno abbiamo chiuso a Carlino e aperto a Palmanova in Borgo Udine 20 dove ancora oggi c’è Angiolino a gestire l’attività.
Anni dopo avete chiuso…
Certo abbiamo subito ben cinque furti. Un’esperienza terribile. Abbiamo chiuso con grande amarezza, lo stato d’animo era pessimo.
Però la passione è ritornata?
Non si e’ mai spenta… Abbiamo riaperto entrambe le attività. Nel 2008 a Palmanova sempre in Borgo Udine e nel 2010 a San Giorgio di Nogaro in Piazza XX settembre n.14.
Dal 1988 al 2016 lei ha avuto modo di vedere i cambiamenti del sangiorgino. La crisi si sente?
Purtroppo. La crisi si sente un po’ di più a inizio anno.
Lei come altri commercianti del sangiorgino e del cervignanese siete testimoni di una crisi che morde soprattutto in quest’ultimo periodo. Come sono cambiate le abitudini dei vostri clienti?
I clienti comprano sicuramente un po’ meno. La crisi morde. Negli anni perfino le stagioni hanno contribuito a cambiare il modo di comperare. Per esempio il freddo arriva a gennaio e la gente compra i capi invernali, proprio in coincidenza dei saldi. Sono cambiate le abitudini. Detto questo poi ognuno ha la sua clientela che si diversifica a seconda dei prodotti e del brand che offre.
Il suo cliente tipo?
Nel negozio di San Giorgio di Nogaro donna, dalle ragazze alle signore. A Palmanova vestiamo anche l’uomo.
Il brand?
A San Giorgio tutte le collezioni della Twin-Set e Manila Grace, comprese le borse, scarpe, accessori. A Palmanova brand uomo Don Dup, Neil Kalter, Cylle, Munich, Add e donna Patrizia Pepe, Twin-Set Jeans, Scee, Add, Try-me. Ovviamente oltre ai vestiti si trovano gli accessori e le scarpe dei brand trattati.
Com’è cambiato il modo di vestirsi negli ultimi 30 anni?
Una volta c’era l’abbinamento jeans e maglietta o il vestito elegante. Adesso il look e’ molto piu’ completo con un’elaborazione del prodotto piu’ femminile. I colori ruotano molto, con una costante il bianco e nero.
Tra poco apre i battenti Itenerannia, è un’occasione?
Sicuramente!!… di più. Per un certo genere di commercio, bar, ristoranti e tutto quello che e’ legato al mondo conviviale, per me che vendo vestiti un po’ meno. Una bella vetrina visto l’afflusso di gente che partecipa.
Il commercio a San Giorgio?
Sicuramente risente del momento difficile dell’economia del paese, però sono fiduciosa in una prossima ripresa.