“Ho mollato tutto e sono andata in l’Australia”. Sara Rizzo è una ragazza di San Giorgio di Nogaro che ha avuto il coraggio di lasciare la sua vita in Friuli e fare una meravigliosa esperienza studio-lavoro di due anni in Australia. Quando racconta la vita nella terra dei canguri, Sara non nasconde l’entusiasmo e la nostalgia. L’esempio meraviglioso di una ragazza che sa vivere.
Sara, ripercorriamo il suo percorso lavorativo in Italia…
Finisco gli studi commerciali ad indirizzo linguistico a Udine, trovo subito lavoro in una ditta di Manzano produttrice di gomma piuma prima e poi in una ditta di trasporti per surgelati a Marsano.
Vive la crisi economica?
La crisi mi rincorre prima in un’azienda e poi nell’altra. Ma sono io a licenziarmi perché le cose non andavano bene e soprattutto perché avevo l’obiettivo di fare l’esperienza all’estero.
Quindi ha fatto il salto?
Esatto. Mi sono licenziata e ho mollato tutto.
Qualche rimpianto?
Sì, avrei dovuto farlo prima. Decido per l’Australia, l’America in fatto di visti è più complicata e poi la terra dei canguri e dei koala è sempre stata un mio sogno.
Ci racconti…
Ho fatto una ricerca online e mi sono imbattuta nell’agenzia Gostudy che ha sede a Milano e Roma per quanto riguarda l’Italia, fornisce appoggio a chi vuole andare in Australia… le pratiche per il visto, la lista delle scuole che si possono frequentare ecc. Ti dicono come richiedere il TFN (sarebbe il nostro codice fiscale), aprire il conto in banca ed avere la tessera sanitaria (tutto molto semplice e gli australiani sono molto disponibili). GoStudy aiuta anche se si vuole partire per il Canada. Quest’agenzia non è un’agenzia interinale, ti danno indicazioni su come compilare il proprio C.V. E come cercare lavoro.Li ho contattati e sono partita.
Con che visto si è andata in Australia alla fine?
Con il working holiday che si può richiedere fino a 31 anni, è un visto che dura un anno con cui puoi lavorare, studiare e muoverti in Australia. Alla fine della durata puoi chiedere il permesso di stare altri 3 mesi, di solito per un’esperienza in fattoria, si arriva a prolungare fino ad un anno. Se si volesse andare in Australia solo per studio c’è lo student visa che richiede l’80% delle presenze in aula e si può richiedere a tutte le età.
Sara come ha fatto con la lingua?
Ho sempre studiato l’inglese e guardato film e letto libri in lingua. Comunque arrivata a Sidney ho seguito un corso di 3 mesi d’inglese, per acquisire più sicurezza con la lingua. Ho conosciuto moltissime persone provenienti da tutte le parti del mondo. C’è molto rispetto per le culture e soprattutto per un senso di patriottismo che viene prima di tutto.
Ha trovato lavoro subito?
Sì il lavoro non manca ma ci si deve adattare. Ho iniziato come baby sitter per una psichiatra che poi mi ha assunto come amministrativa nel suo studio. I pagamenti in Australia sono settimanali, la maggior parte dei datori di lavoro chiedrà di aprire sul c/c il Superannuation (che corrisponde al ns TFR) e per legge devi richiedere il rimborso delle tasse. Sono stata fortunata negli incontri.
Perché ritorna a casa?
(Ride) Perché mi è scaduto il visto. Altrimenti sarei ancora là.
Le è mancato il Friuli?
No, per nulla. Certo quando i miei genitori che erano venuti in visita sono ripartiti ho avuto molta nostalgia ma poi ero talmente impegnata che non ci pensavo.
E adesso?
Sto cercando lavoro in zona Veneto, settore turismo… perché mi piace e per mantenere la lingua. Se trovo lavoro sono disposta a rimanere in Italia altrimenti rifarò la valigia per andare all’estero. Devo avvertire un po’ prima i miei genitori così si abituano all’idea… (ride) Ho una famiglia alle spalle che supporta le mie decisioni.
Un consiglio ai ragazzi della tua età?
Non aspettate di arrivare quasi a 30 anni per fare un’esperienza di lavoro all’estero. Buttatevi, si è sempre in tempo a tornare a casa.