“Ci vuole un po’ di follia ad aprire con la crisi” Manuela Comuzzi, Sangiorgina originaria di Zellina, mamma e oggi imprenditrice, apre a fine 2015 MA-SCAR-A ATELIER un negozio di scarpe, borse e portafogli nella centrale Via Roma di San Giorgio di Nogaro. Manuela non si è scoraggiata con la crisi e con entusiasmo ha iniziato la sua nuova avventura. I prodotti sono di alta qualità e per tutte le tasche.
Quando nasce l’idea?
L’idea di aprire un’attività tutta mia non nasce certamente da un giorno all’altro, è sempre stata cullata dentro di me.
Qual è stato il tuo primo lavoro?
(Ride) quello di mamma… Indubbiamente il lavoro più difficile e appagante allo stesso tempo. Quando mia figlia Elisa è diventata grande ho sentito il bisogno di entrare nel mondo del lavoro. La prima esperienza è stata per Denis Comar al Centro Estetico a San Giorgio, fino all’esperienza più recente all’Outlet di Palmanova in un negozio di profumeria, in cui gestivo un gruppo di lavoro abbastanza numeroso
Quindi sempre attività di contatto con il pubblico…
Assolutamente. Mi piace molto il contatto con il cliente. Ho avuto a che fare soprattutto con persone della zona, ma l’esperienza all’Outlet mi ha portato a lavorare anche con molti stranieri.
Come mai non lavora più all’Outlet a Palmanova?
Il lavoro calava inesorabilmente con la crisi… Avevo raggiunto un livello piuttosto alto e costavo troppo all’azienda così mi hanno proposto il trasferimento a Noventa… per me una soluzione impossibile. Così mi sono ritrovata senza lavoro
E si è rimboccata le maniche…
Mi sono presa qualche mese di riflessione e poi ho deciso di provare il salto e aprire attività
Perché un negozio di scarpe?
Avevo già un’esperienza in un negozio di scarpe e ho ritenuto che a San Giorgio l’offerta non fosse sufficiente rispetto al bacino d’utenza.
E la location in Via Roma?
La vetrina è centrale… appena l’inserzione è stata pubblicata il destino ha voluto che la vedessi. Non mi sono persa l’occasione.
Che tipo di cliente frequenta MA-SCAR-A ATELIR?
Donna e uomo, della bassa friulana ma anche di Udine. Speriamo di riuscire a coinvolgere gli stranieri durante la stagione estiva, le darsene potrebbero essere un buon bacino d’utenza.
Come la conoscono fino a Udine?
Curo molto le pagine Facebook e Istagram, il passaparola rimane comunque fondamentale… Una cliente soddisfatta è la migliore delle pubblicità.
Parliamo di brand. Nel suo negozio si possono trovare scarpe ma anche borse e portafogli.
Intanto preciso che ci sono brand di qualità ma per tutte le tasche. Per le scarpe si va da CAFe’ NOIR a PEPEJEANS LONDON fino a Pollini per l’uomo ci sono anche Rossi e Florsheim. La prossima stagione si arricchirà di altri marchi importanti come Tosca Blu.
La crisi, a detta di molti commercianti della bassa, si è fatta sentire pesantemente soprattutto negli ultimi anni. Il commercio a San Gorgio come sta?
Il mio parere è che ci siano molti margini di sviluppo e che il bacino d’utenza rimane importante. Certo la crisi non risparmia nessuno ma diventa anche stimolo per nuove idee e collaborazioni. Alla fine la professionalità sono sicura che paghi sempre.
Vi aiutate fra negozianti?
Quando parlo di collaborazioni intendo proprio questo che fra commercianti ci si aiuta. Stiamo pensando a diverse sinergie. A brevissimo anche Ma-scar-a entrerà a far parte del circuito di Itinerannia Card, un progetto a cui credo molto.
Cosa dovrebbe fare l’amministrazione comunale? Una proposta per “aiutarla ad aiutarvi”…
Portare gente a San Giorgio, questa è la soluzione, certamente banale ma difficile da raggiungere. Per esempio le giornate di Itinerannia sono molto importanti, mi piacerebbe far conoscere i miei prodotti… ma l’occupazione del suolo pubblico ha costi esorbitanti, così si finisce per avere stand che nascondono i negozi. Ecco mi piacerebbe che i negozianti di San Giorgio avessero i loro spazi… a misura di tasca…