CERVIGNANO DEL FRIULI. IL MENTALISTA SIMONE RAVENDA

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Friulano di adozione, una laurea in scienze dello sport a Gemona, il mentalista Simone Ravenda raggiuge il grande pubblico con il fortunato programma televisivo Italia’s got talent. Ravenda colpisce per umiltà e intelligenza, non nasconde difficoltà e sacrifici e racconta volentieri le tappe della sua carriera. La più grande soddisfazione è fare della propria passione una professione.

Che cos’è il mentalismo?

Un’arte: miscuglio tra magia, mistero, comunicazione. Si può dividere in mentalismo classico o antico, che attinge alle fonti del paranormale, e moderno o scientifico identico nella metodica, ma che attinge alla psicologia comunicativa non verbale. Nel mentalismo classico rientra il mentalismo bizzarro che comprende per esempio il fachirismo.

A quando risale questa forma di arte?

Il primo esperimento documentato risale all’epoca dei faraoni dell’antico Egitto. Nei primi del ‘900 i mentalisti erano considerate le persone con doti di medium che si esibivano in show. Oggi c’è un nuovo boom, ma purtroppo molto commercializzato.

Quando nasce la passione per lei?

Nasce 11 anni fa, quando ho assistito dal vivo al piegamento di un metallo. Ho iniziato a fare ricerche e a sperimentare, solo dopo un anno ho avuto i primi risultati.

Dove si studia per diventare mentalista?

Sul web, nelle librerie specializzate… Ci sono delle persone che insegnano ma anche molti millantatori. Sono autodidatta. Quando ho iniziato a studiare ai tempi universitari a Gemona faticavo molto a reperire fonti, poi ho trovato uno spiraglio e si è aperto un mondo.

Si può studiare da mentalista a qualsiasi età?

Certo, come avviene per qualsiasi forma di arte, ovviamente i risultati variano. Un’altra componente è, oltre allo studio, l’essere dotati… l’empatia è fondamentale. Anche il rituale è molto importante.

Come ha iniziato?

Mostravo agli amici i risultati di ciò che avevo imparato, piaceva molto. Le emozioni di sapere che una persona possa leggere il nostro pensiero è sempre molto forte. Si sono susseguite le rappresentazioni in pizzerie e ristoranti fino a qualche emittente privata locale.

Poi il salto a Canale Cinque con Jerry Scotti e la De Filippi. Come è cambiata la sua carriera?

Nel 2012 ricevo la chiamata per partecipare al talent show, un’occasione sicuramente importante. Ho iniziato ad esibirmi in tutta Italia e all’estero in teatri e palamostre, ma anche in eventi privati in special modo aziendali. Sono diventato un professionista.

Quanti mentalisti professionali ci sono in Italia?

Circa una quarantina, tra i nomi famosi Francesco Tesei considerato il numero uno.

E nel mondo?

Negli USA c’è una considerazione diversa di questa professione, molto apprezzata e retribuita. Un mentalista americano arriva tranquillamente a 7.000 Euro per una rappresentazione aziendale. Nel panorama internazionale il più quotato è l’inglese Darren Brown. Inutile dire che la lingua inglese è indispensabile.

Esistono mentaliste donne?

In Italia non mi risulta, almeno fra le professioniste. Nel mondo ci sono degli esempi, anche nella vicina Austria.

Mentalismo e seduzione vanno a braccetto?

(Ride) Sicuramente. La comunicazione seduce. Il mentalista è una persona carismatica e suscita comunque un interesse a priori. Quindi nella fase del corteggiamento è importante, poi quando la conoscenza si approfondisce la musica cambia…

Il futuro del Mentalista Simone Ravenda?

Ho appena finito un videocorso di lettura a freddo che a breve si potrà acquistare online. Il cold reading consiste in una serie di tecniche il cui obiettivo è di svelare dettagli di uno sconosciuto, sempre più utilizzato da polizia soprattutto in USA, ma anche da esperti di marketing e top manager. Lo show in futuro, per quel che mi riguarda, rimarrà fondamentale, ma non escludo di percorrere anche altre strade.

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