COMITATO GIOVANI UNESCO DI ALESSANDRA DELLA MEA E THOMAS TRINO

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Si chiama Comitato Giovani della Commissione Nazionale Italiana UNESCO FVG ed è una delle novità più importanti nate in Regione degli ultimi mesi. L’organismo affiancherà la Commissione Nazionale UNESCO nel campo dell’educazione, della scienza, della cultura e della comunicazione in Friuli Venezia Giulia. A parlarne la Rappresentante regionale Alessandra Della Mea di Moggio Udinese e il componente più giovane Thomas Trino di Palmanova. L’UNESCO interagisce attraverso giovani talenti friulani, che hanno scelto di mettere a disposizione del territorio la propria cultura e il proprio tempo.

Alessandra, come nasce il Comitato Giovani Unesco FVG?

Da un’idea di ex stagisti presso l’UNESCO di Roma che hanno notato come in Italia mancasse una rappresentanza giovani sul territorio, cosa che, invece, accade in altri Paesi. A maggio 2015 sono iniziate le selezioni per i rappresentanti regionali dove sono stata scelta per il Friuli Venezia Giulia. A settembre sono stati selezionati dieci soci per ciascuna regione. Da 20 siamo passati a 200 soci in pochi mesi.

 Quali i requisiti?

L’età inferiore ai 35 anni e un diploma di scuola superiore. Sono arrivati 14 curriculum per quel che riguarda il Friuli Venezia Giulia.

Perché una giovane ragazza assume questo impegno, seppur importante, molto faticoso?

Per far conoscere l’UNESCO e la sua missione. Ci credo molto. La mia formazione universitaria e la stessa tesi di laurea occupano questi ambiti.

Quali sono stati i primi passi del Comitato?

La prima riunione conoscitiva si è tenuta a fine 2015 a Cividale, patrimonio UNESCO dal 2011. II 15-16 gennaio eravamo alla prima Assemblea Nazionale a Roma a Palazzo Giustiniani dove abbiamo presentato il gruppo di soci, la nostra regione e i progetti che abbiamo in mente. Tra di noi usiamo anche Skype per tenerci aggiornati.

Una curiosità, uno sguardo alla presenza femminile nei Comitati in tutta Italia?

(Ride) Una percentuale rosa molto alta. Le donne sono molto sensibili in materia.

Quali sono i progetti del Comitato Giovani Unesco FVG?

In primis presentarci alle istituzioni a partire dalla Regione, così che sappiano chi siamo e quali sono i nostri obiettivi. Del resto stiamo pianificando e programmando delle attività per i patrimoni già riconosciuti della Regione come Cividale, Aquileia, le Dolomiti, Palù di Livenza e quelli in fase di riconoscimento come Palmanova.

Progetti per quest’anno già in agenda?

Da segnalare la giornata internazionale del jazz il 30 aprile e quella dei diritti umani il 10 dicembre. In entrambe il Comitato si attiverà con delle iniziative.

Thomas, lei è cresciuto a Palmanova che è candidata Unesco…

Sì, la candidatura del sito seriale transnazionale “Le opere di difesa veneziane tra il XV ed il XVII secolo” comprende la mia Palmanova (sorride), Bergamo, che è la città capofila del progetto, Venezia, Peschiera del Garda oltre ad alcuni complessi fortificati di Croazia e Montenegro. Ora partirà il lavoro istruttorio di 18 mesi, un iter destinato a sancire l’esito finale della candidatura a Patrimonio UNESCO.

Sarebbe un gran colpo per Palmanova…

Assolutamente. Un biglietto da visita fondamentale per una città che ha molto da offrire dal punto di vista storico e culturale, e non solo. A metà gennaio abbiamo incontrato il Sindaco Martines, da sempre aperto al dialogo e al confronto con i giovani e il territorio. Ci siamo presentati e resi disponibili a collaborare in sinergia con l’amministrazione comunale.  Penso ci sia vero interesse verso la nostra realtà. A Palmanova possiamo fare grandi cose assieme.

Ma gli abitanti di Palmanova, secondo lei, Thomas, soprattutto i più giovani suoi coetanei, hanno capito l’opportunità dell’ingresso della città stellata in Unesco?

Ho la sensazione che nella nostra città non ci sia ancora piena consapevolezza di che cosa voglia dire diventare patrimonio UNESCO. Il vero problema, forse, è che la gente non conosce l’UNESCO. È una parola che suona bene ed è sinonimo di garanzia. Tutto qua. Proprio per questo il nostro comitato ha firmato un protocollo d’intesa con il MIUR per diffondere i valori e i principi dell’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’Educazione, la Scienza e la Cultura – è questo il significato dell’acronimo UNESCO – e far conoscere i gioielli della nostra bella Italia ai più giovani. Per quanto riguarda Palmanova, è essenziale che tutti i cittadini, soprattutto «la meglio gioventù», si adoperino attivamente per far sì che tra 18 mesi possiamo alzare i calici (con uno dei nostri buonissimi vini friulani) per festeggiare il verdetto parigino e portare così la nostra città stellata alle luci della ribalta.

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