Quando una passione colora la vita. Oggi è Giulia Clemente di Mariano del Friuli, giovane architetto, che ci racconta la sua: la fotografia. Immagini di viaggi, ma soprattutto della sua terra. Scatti di una quotidianità che riesce a sorprendere.
Giulia, quando è iniziata la passione per la fotografia?
Nel 2013. Ho intrapreso una collaborazione con un fotografo
Ci spieghi.
Non è facile avere una stabilità economica di questi giorni per noi giovani. Anche la professione dell’architetto ha risentito della crisi, così cercando una collaborazione grafica, ho avuto questa occasione.
La crisi è diventata un’opportunità…
In un certo senso (sorride). Ho iniziato così a guardare il mondo dall’obiettivo.
Entriamo nello specifico
La collaborazione riguardava la postproduzione. Con l’avvento della fotografia digitale la postproduzione è diventata una parte contribuente il risultato finale. Si tratta di tecniche che permettono di migliorare le immagini, il contrasto, i giochi di luce e di ombre, la nitidezza. Si valorizzano i particolari. L’esempio è dato dall’utilizzo della Reflex.
Parli della Reflex per i non addetti ai lavori
E’ la macchina utilizzata dai fotografi professionisti che ha delle particolarità tecnologiche. Il nome deriva dal sistema di mira. Una reflex di alta qualità costa 5.000 Euro senza obiettivi, quindi un bell’investimento. La mia passione è stata agevolata anche dall’interesse di mio marito per la tecnologia reflex
Una passione di famiglia
(Ride) Galeotto è stato il viaggio di nozze. Negli Stati Uniti fra California, Colorado, Utah e Nevada. 8.000 scatti fotografici per 5.000 km. Ho utilizzato spesso la macchina compatta. Veloce e tempestiva in ogni situazione.
La spinta, quindi, è arrivata dal grande sogno americano…
Sì. Prima di partire, comunque, ci eravamo informati online minuziosamente su servizi già fatti da fotografi che ci avevano preceduto, approfondendo le tecniche da utilizzare per ogni luogo che andavamo a visitare. Di estrema difficoltà si è rivelato l’Antelope Canyon.
Ci interessa. Come mai?
E’ molto stretto e buio, non si possono utilizzare flash. Soprattutto bisogna optare per un mono piede e noi eravamo dotati di un treppiede… (Ride) Ci siamo comunque arrangiati
E adesso che non sei negli Stati Uniti, cosa fotografi?
Colgo la quotidianità. I momenti di vita friulana, della mia terra. Mi capita di usare anche il cellulare se non ho con me la Reflex. Di pensare a una situazione che, pur banale, diventi speciale nello scatto.
Per esempio
La scorsa settimana, alle 6.30 di mattina, ero con mio marito a Gradisca d’Isonzo pronta a fotografare l’alzarsi della nebbia.
Scatti di persone?
Esclusivamente per passione, seguo come volontariato diverse associazioni locali durante i loro impegni.
Com’è il mercato online delle fotografie?
Ci sono diversi siti online che offrono l’opportunità di vendere le proprie foto. E’ richiesta una qualità minima abbastanza alta. Dall’altra parte alcuni professionisti valutano i tuoi scatti e poi… aspetti che arrivi un compratore. Ti può capitare di vedere il tuo scatto sulla copertina di qualche rivista.
Anche l’arte viene sfruttata da internet, quindi…
Soprattutto l’arte. Lo scatto viene pagato qualche Euro. Ma vuoi mettere la soddisfazione di vederlo su una copertina?
La passione per la fotografia potrà diventare un lavoro a tempo pieno?
Come lavoro preferirei in un’ottica di marketing aziendale. Foto romantiche e di viaggi esclusivamente per passione, da appendere sulle pareti di casa mia, o di qualche appassionato…