VISENTIN: CON CECOTTI, CONTRO ROMA

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Fondatore della Lega Nord Friuli. Deputato dal ’92 al ‘94, Senatore dal ’94 al 2001. Caustico, polemico, sceso dal Carroccio sbattendo la porta. Roberto Visentin parla a ruota libera. Nella prima intervista, focus su scenario politico attuale. Prossima puntata monocolore verde: sulla Lega, la (fu) sua Lega.

Visentin, autonomia e specialità del Fvg sono sotto attacco?

 Magari fosse solo questo. A rischio è l’intero sistema democratico.

 Forse balla qualche poltrona, più semplicemente?

 Anche, ma non solo. Se abbassiamo la guardia, la nostra regione diventerà l’ottava provincia del Veneto. Perderemo diritti, risorse e posti di lavoro.

 La politica le spara grosse per tutelare se stessa.

 Non in questo caso. Faccio un esempio: se il Fvg confluisce nella macroregione, l’unico porto vero dell’Alto Mediterraneo resterà quello di Venezia. E tanti saluti a Trieste.

Siglato il patto per l’autonomia. Tutto già visto, puzza di vecchio, l’eterno ritorno delle sigle autonomiste che, in termini di consenso, valgono numeri da prefisso telefonico. Non trova?

 Premetto di essere un semplice spettatore di questo progetto. Al battesimo dell’associazione non ho sentito puzza. C’erano anziani in sala? Vero in parte, ma c’erano soprattutto concetti e proposte. Sono altri gli anziani poco credibili.

A chi si riferisce?

 A certi opportunisti dell’autonomismo che, dopo una carriera lastricata di fallimenti e cadute rovinose, non si rassegnano. L’eterno ritorno dei finti profeti dell’autonomia, cui non crede più nessuno.

 In particolare?

 Presidenti ed ex Presidenti di Provincia. Una Provincia in particolare.

 Al netto delle conflittualità, il patto per l’autonomia, per ora, ha imbarcato sindaci minori e reietti leghisti. Se il buon giorno si vede dal mattino, sembra piova a dirotto.

 Al suo battesimo, il patto per l’autonomia ha proposto l’unico progetto nuovo, originale e concreto nel panorama politico. Conta questo.

Cecotti non si discute, ma in quanti lo capiscono? Solo addetti ai lavori e i professori universitari?

 Questo è un falso problema. I concetti sono chiari. E, in ogni caso, sono disponibile a renderli più accessibili e popolari.

 Cecotti può sfondare a Pordenone? E può solo pensare di prendere un voto a Gorizia o Trieste?

 Credo che questa sia la sua ultima preoccupazione. Cecotti lavora a un progetto serio, che intende salvaguardare la democrazia.

Qual è il vero obiettivo del patto? Fare un partito? Alzare la posta in palio per strappare qualche strapuntino?

 Spero che il vero obiettivo sia unire tutti quelli che vogliono mantenere in vita questa regione, con un’identità definita e una vera autonomia. Le prime donne possono starsene serenamente fuori dai piedi, servono gioco di squadra e capacità di aggregazione.

Non vi sembra che il concetto di autonomia sia troppo astratto? Esagero se dico che non frega niente a nessuno?

 Importa a tutti, se viene declinato correttamente. Si parla di economia e posti di lavoro. Si decide il futuro di una regione, non mi sembra un argomento così irrilevante.

 Insisto. Le malelingue dicono che questo “patto” serve solo ad alzare il prezzo per poi negoziare alleanze o poltrone.

 Spero che i soggetti in campo trasformino veramente questo progetto in un partito, per poi alzare il prezzo all’unico scopo di difendere il territorio. Basta campanilismi. Io personalmente credo di dovere molto a questa comunità, e mi piacerebbe dare una mano. La sfida del futuro è tra autonomisti e centralismi, destra e sinistra sono categorie del ‘900 morte e sepolte.

 J –  logo

Ps: presto il secondo tempo. Roberto Visentin e la Lega Nord. Buon divertimento.