Avvocato, sportivo, appassionato di nautica. Sulla cinquantina, porta con disinvoltura un cognome che incute rispetto e timore, soprattutto a Trieste. Paolo Volli colpisce, di primo acchito, perché non se la tira. Dal 2014, è Presidente del Collegio Circoscrizionale dei Maestri Venerabili del Friuli Venezia Giulia del Grande Oriente d’Italia. È il numero uno regionale della Massoneria, che oggi conta nel Bel Paese circa 22 mila 500 iscritti, divisi in 806 logge. In Friuli Venezia Giulia, le logge sono 14, 7 nella sola Trieste. Nella Massoneria, l’unico compenso reale spetta al Gran Maestro, carica attualmente ricoperta da Stefano Bisi, giornalista, di Siena. Per gli altri, sono previsti solo rimborsi spesa, anche per le figure apicali regionali.
Quindi, avvocato Volli, essere massoni non conviene?
(Sorride) Chi entra in Massoneria, persegue l’obiettivo di lavorare per il bene e il progresso dell’umanità. Chi vuole fare soldi, sceglie altre strade.
Eppure la Massoneria spaventa. Siete costantemente circondati da un alone di sospetto, molti vi considerano burattinai che agiscono nell’ombra.
(Ride) Niente di più assurdo. La teoria del complotto massonico è un alibi per molti. Mettiamola così: è difficile prendere un gatto nero in una stanza buia. Soprattutto se il gatto non c’è, ma esiste solo nell’immaginazione di qualcuno.
Quanto costa essere massoni?
La quota annua è di 180 euro, cui si sommano le spese per la gestione delle sedi.
Cosa fanno i massoni?
Si trovano in un Tempio, studiano, e si confrontano per migliorare.
Con quale frequenza?
Tendenzialmente, due volte al mese.
Perché siete sempre guardati con diffidenza, a volte con ostilità? Non sarà che la trasparenza tende a latitare?
Cliché, pregiudizi e teoremi sono molto resistenti. Le nostre attività si trovano facilmente navigando in rete. La verità è che siamo così cristallini da insospettire chi sguazza nel retropensiero, o vive di millanterie e ricatti.
Cos’è una loggia?
La cellula base del sistema.
Quanti livelli ci sono in Massoneria?
Fondamentalmente, tre: Apprendista, Compagno d’arte e Maestro. Le promozioni si ottengono per capacità e impegno.
Come si entra in Massoneria?
In molti modi, non c’è un percorso predefinito. Il processo può essere lungo. Si chiede di essere uomo libero e di buoni costumi: essere un cittadino che ha qualità di correttezza e rispetto degli altri. Avere i certificati penali intonsi. Il “bussante” sarà osservato dai fratelli fino a quando si deciderà, con voto segreto, l’ammissione.
I principi fondamentali?
Uguaglianza, Fratellanza, Libertà.
Perché le donne non sono ammesse?
Nessuna contrarietà di base, è una regola imposta dallo statuto. In ogni caso, alla figura della donna riconosciamo una nobiltà dell’animo intrinseca che l’uomo può conseguire solo tramite il lavoro. Per il resto, ci sono regole che non possiamo trasgredire.
Ci sono preclusioni di carattere religioso?
Nessuna. Nessuna fede sbarra la porta dei Liberi Muratori.
Perché vi definite Liberi Muratori?
Perché il nostro obiettivo è costruire una società migliore. I simboli parlano chiaro: compassi, squadre, e altri simboli allusivi di quale sia lo spirito che ci contraddistingue.
I rapporti con le religioni?
Concettualmente, il massone è un uomo che rifiuta i dogmi e privilegia un approccio razionalista e illuminista. Crediamo comunque nel trascendente, nel Grande Architetto dell’Universo, che ognuno di noi declina secondo il proprio credo.
L’ultima provocazione. Dici Massoneria, e pensi alla P2.
(Sorride). Licio Gelli era già stato espulso prima di fare quello che ha fatto. Qualsiasi aggregazione sociale può incorrere in questo rischio. Ma su questa vicenda, in molti hanno marciato.
Trieste è una città simbolo per la Massoneria?
Non solo per la Massoneria. Città multietnica, multiculturale, geograficamente e storicamente molto importante.
E il Friuli Venezia Giulia?
È una regione di contatto, che unisce Paesi diversi, e interpreta un ruolo molto delicato e rilevante.
Avvocato, ultima domanda. Chi vince le elezioni a Trieste?
Chi prende piu` voti. J